Beato Isolamento Alpino
Published on number 37 of Images, Giugno 2016
La Baita è situata sulle rive della diga di Cancano, bacino artifi ciale nei pressi di Bormio costruito nella prima metà del ‘900 al fi ne di generare energia elettrica per tutta la Lombardia.
La valle delle Torri di Fraele, dove sono presenti delle rovine risalenti alle guerre mondiali, è una zona incantata, incredibilmente ancora non raggiunta da elettricità e collegamenti telefonici. La completa mancanza di inquinamento luminoso e questo “isolamento” assolutamente benvoluto, la rende magica soprattutto all’imbrunire, orario in cui ci si sente avvolti da un’atmosfera di altri tempi.
La costruzione della baita risale agli anni ’70, periodo in cui si presentava come una tipica villetta edificata con materiali e arredi di recupero.
La seconda generazione di proprietari ha recentemente proceduto ad una completa ristrutturazione utilizzando legni antichi e mobili ricercati con passione negli anni lungo tutto l’arco alpino. Le poltrone del soggiorno sono invece originali e risalgono agli anni ’70.
Gli oggetti presenti, tutti frutto di accurata selezione, provengono in larga parte dal negozio di proprietà della famiglia specializzato nell’arredo della casa di montagna. I complementi tessili sono stati affidati alla solida esperienza dell’azienda torinese di amici di famiglia, affermato punto di riferimento per gli arredi di livello.
La baita si presenta come un posto costruito e arredato con amore: amore per il luogo, per le origini e la storia famigliare lì vissuta; un rifugio accogliente, realizzato con passione e dedizione, da tutti considerato un ritrovo del cuore e dell’anima.
La casa è dedicata, oltre che ai momenti intimi famigliari, alla convivialità. Ci sono infatti molti spazi a sedere e posti letto, anche di fortuna, ma tutti ben pensati. Si coglie la mano esperta dei componenti della famiglia, professionisti del settore, che hanno reso l’ambiente funzionale e confortevole al tempo stesso, senza snaturarne l’origine.
Il legno vecchio è stato lavorato da artigiani locali che l’hanno saputo portare a nuova vita, utilizzando ad esempio la balaustra recuperata da un vecchio balcone come parapetto del ballatoio.
La cucina è spartana e adatta ad essere utilizzata anche quando la compagnia è numerosa, come nella migliore tradizione alpina. Il soggiorno è rallegrato da un grande caminetto ed una tipica “pigna” la stufa in muratura presente in quasi tutte le case dell’Alta Valtellina, che assicura un sano tepore a tutta l’abitazione.