UN LUOGO UNICO
Published on number 39 of Images, Giugno 2017
Pavimenti irregolari, travature in legno, ogni camera differente con ambienti studiati nei minimi dettagli… Una vecchia casa di montagna giunta al termine della propria esistenza provoca un colpo di fulmine alla famiglia di un discendente ereditario e torna a nuova vita dopo sette anni di accurati restauri. Amante di architettura medievale valdostana, studioso di oggetti d’arte antica e antiquario da due generazioni, Marco Bessone con la famiglia, si dedica al restauro di dipinti, sculture lignee ed opere policrome laccate e dorate. Siamo a Grand Villa, villaggio del Comune di Verrayes, in Valle d’Aosta, situato a circa 1.500 mt. di altitudine, da qui partono numerosi sentieri panoramici immersi nella natura.
L’origine medievale della dimora di famiglia è stata il punto di partenza per la realizzazione di un articolato intervento di restauro. Sono state eliminate tutte le sovrapposizioni costruttive di epoca recente che non permettevano una chiara lettura della struttura originaria. La muratura, a forte spessore, è in pietra, i pavimenti sono irregolari, le finestre sono piccole e con inferriate. Alcune di esse sono contornate da blocchi in tufo lavorato con angoli smussati, altre scolpite a chiglia rovesciata. Le porte chiodate sono basse, con voluminose serrature a catenaccio e grandi chiavi. La croce è il simbolo ricorrente di questa abitazione, a partire dal perimetro dell’intera struttura. Le numerose croci che si trovano applicate su porte, incise su montanti in pietra, dipinte sul muro o eseguite in ferro battuto ed inserite sul comignolo, conferiscono a questo regno di pace e serenità montana il misticismo degno di un antico monastero. La struttura dopo anni di restauro, oggi è gestita come affittacamere a conduzione familiare, e ricrea l’autentica architettura medievale montana: è composta da sei camere matrimoniali, sala da pranzo, enoteca, sala rappresentazioni, biblioteca, zona fitness con grande vasca idromassaggio.
Attraverso lo studio dell’iconografia tardo medievale illustrata su testi antichi, incisioni e dipinti, che rappresentano interni familiari o ambientazioni con figure religiose, sono state ricostruite camere intime, curate in ogni dettaglio: soffitti in legno antico con travi a vista, pavimenti realizzati con vecchie assi di conifera segate a mano, murature intonacate a calce, pareti in boiserie, finestrelle con imposte interne in legno, inferriate e vetri lavorati a rombi. Arredamento, dipinti, sculture e oggettistica presenti in ogni camera sono antichi. I letti, sebbene moderni e confortevoli, sono rivestiti con tessuti i cui colori ricordano quelli d’epoca. Nei bagni, il box doccia è stato sostituito da pareti rivestite in pietra e da tende impermeabili che ricordano le tende medievali da campo, complete di mantovana a greca. Il lavabo è in pietra con rubinetto in ottone. Solamente il water ed il bidet sono di ultima generazione. Gli impianti sono stati nascosti per un miglior risultato di atmosfera e poesia complessiva. I nomi e le decorazioni delle sei camere si ispirano a personaggi, leggende e vicende storiche del territorio.