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Uno chalet nel bosco

Published on number 44 of Images, Dicembre 2019

Siamo in Alta Savoia, in una zona isolata, raggiungibile con una strada che si percorre in una buona ora, dall’ultimo paese abitato, attraversando fitti boschi di conifere… Questo è il recupero di quello che in tempo di guerra è stato un rifugio per persone che scappavano dagli orrori della persecuzione; l’impresa che ha realizzato questo progetto e ne ha concretizzato l’esecuzione, ha dovuto impiegare una flotta di mezzi adeguati per lavorare in ambiente alpino, veramente al limite… Mezzi specifici sono stati impiegati per raggiungere un luogo di difficile accesso e decisamente ostile. 1500 metri di altitudine, la catena del Monte Bianco a fare da sfondo ad un vasto panorama che si distende fino alla pianura ed al confine svizzero; questo è il luogo ideale per realizzare uno chalet dove venire a distendersi e ritemprarsi, dove fuggire dagli eccessi delle metropoli in cui normalmente si vive e si lavora…

Uno chalet nel bosco

Tutto qui è avvolto dal silenzio e dalla quiete: all’esterno il bosco ed all’interno lo stesso legno di larice si trasforma e diventa rivestimento caldo ed accogliente. Per mantenere la caratteristica rusticità d’origine i legni sono stati finiti con una spazzolatura che ne enfatizza la vena. Il larice termocotto ha una caratteristica stabilità che ne garantisce l’impiego tanto come rivestimento quanto come doghe da posare a pavimento. Il piano terreno si apre con uno spazio conviviale dominato da un ampio camino, adiacente è stato posizionato un tavolo antico per pranzare, quindi un’attrezzata zona cucina, anch’essa eseguita con legname vecchio per dare continuità visiva. Si accede al piano superiore attraverso una comoda scala, qui lo spazio è ripartito in zona notte con due grandi stanze con il loro bagno, e una grande camera che funge da studio o all’occorrenza stanza per ospiti.

Uno chalet nel bosco

Qui non esistono utenze né allacciamenti di sorta, l’abitazione è completamente autosufficiente grazie ad una sorgente che riempie un serbatoio ed al recupero dell’acqua piovana; l’energia è assicurata da pannelli fotovoltaici che sono affiancati all’occorrenza da un generatore a gasolio. Grazie ad un efficace pacchetto isolante realizzato con bardage esterno questo rifugio ha un’efficienza energetica di classe elevata, il riscaldamento è assicurato da un sistema solare-termico coadiuvato da una caldaia. Questo è un vero e proprio rifugio dove ritrovarsi e rigenerarsi in completo isolamento.