

Südtirol home
Published on number 45 of Images, Giugno 2020
Questa è un’originale struttura progettata per accogliere i turisti con un emozionante viaggio di scoperta olfattivo e visivo attraverso l’Alto Adige. È questo il concetto espresso nella lingua dell’architettura della Südtirol-Home, l’edificio più grande tra dieci costruzioni allineate attorno ad una sorta di “Piazzetta del villaggio” in occasione del Campionato Mondiale di Biathlon di Anterselva, evento sportivo di altissimo livello svoltosi nell’inverno 2020. La Südtirol-Home è un’alternanza concepita in chiave moderna di esterni in vetro e interni in legno. Si tratta di un edificio temporaneo, infatti deve poter essere smontato e rimontato facilmente, senza deteriorarlo, quindi è stata tenuta presente questa circostanza anche nell’allestimento interno
L’idea di partenza per il progetto si ispira al tradizionale gioco di società con le carte, noto con il nome di “Watten”, nel quale i simboli della foglia, della ghianda, del sonaglio e del cuore svolgono il ruolo principale. Questi quattro simboli rappresentano il filo conduttore concettuale del progetto; un filo che si dipana in tutte le aree dello spazio interno. La foglia rappresenta la natura e il paesaggio antropizzato, la ghianda le buone maniere e i prodotti di qualità, il sonaglio rimanda all’apertura al progresso e all’innovazione e il cuore esprime infine non solo socievolezza e ospitalità, ma anche tradizione. Tutti questi elementi corrispondono all’essenza dell’Alto Adige e sono stati resi visibili in numerosi dettagli. Il tavolo è presentato nelle sue forme più svariate ed è l’elemento centrale, dove si incontrano cordialità e gioia di vivere. I materiali impiegati sono il vetro, il basalto dell’Alpe di Siusi, e vari tipi di legno con diverse dimensioni: melo, pero, abete rosso, larice, quercia, noce, cedro e pino cembro, a rappresentare la ricchezza del paesaggio naturale sudtirolese.
La costruzione può essere utilizzata in modo flessibile e variabile. Grazie alla sensazione di apertura che, con la vetrata su due piani della facciata, diventa ancora più intensa, si può interagire creando numerose situazioni. Un’ulteriore nota piacevole è rappresentata dai lampadari storici, oggi laccati di nero. Per la progettazione dell’interior design lo Studio noa* (network of architecture) ha inventato qualcosa di veramente straordinario per la presentazione dei prodotti locali di qualità: quattro grandi pareti scaffalate ognuna con una nicchia per sedersi, soffermarsi, riflettere.
Al piano superiore, caratterizzato da una galleria cinta da una ringhiera metallica, si trova la zona per le interviste e l’attività giornalistica: anche in questo ambiente si gode dell’ampia visuale offerta dalla facciata in vetro che espande lo spazio e riversa all’interno la forza della natura circostante. Qui si trova la “Stube” una sorta di scatola chiusa che galleggia nello spazio, luogo destinato al comfort intimo e accogliente; è stata impiegata un’antica “Stube” restaurata, proveniente da un edificio rurale. La struttura delle pareti del cubo, realizzate in legno di abete rosso è completamente rivestita dal tipico tessuto Loden. L’immagine complessiva risulta omogenea e ricca di sfaccettature. La storia è stata enfatizzata attraverso le tradizionali sedie tirolesi, ciascuna proviene da una fattoria diversa e racconta il suo passato, che è quello di una terra orgogliosa delle sue usanze, dell’eredità culturale, dei suoi panorami. Un progetto originale per una terra del tutto originale.