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COME UN ANTICO RIFUGIO DOLOMITICO

Published on number 38 of Images, novembre 2016

Siamo nei pressi di Arabba, circondati dalle splendide cime delle Dolomiti, in uno scenario di rara bellezza, ai piedi dell’imponente massiccio del Sella; Arabba, in ladino Rèba, è un caratteristico centro abitato dove, nel 2013 è iniziata questa prima parte di un iter progettuale più ampio che prevede il recupero e la valorizzazione di altri fabbricati facenti parte di un tipico complesso rurale dolomitico. La missione del progetto era di realizzare un involucro con anima e contenuti moderni ma con l’aspetto di un antico ricovero montano d’alta quota: un involucro apparentemente in rovina che celasse al suo interno un’alcova in grado di garantire il calore del focolare domestico.

È nato così questo progetto, concepito come uno spazio in linea con standard abitativi all’avanguardia, che una volta aperti gli scuri realizzati perfettamente a filo e rispettando la continuità del rivestimento ligneo lavorato dal tempo e dalle intemperie, si staglia nello skyline dolomitico.
L’intervento è consistito nella demolizione e fedele ricostruzione di pertinenze adibite a ricovero attrezzi, piccoli animali e legnaia: il filo conduttore del progetto è stato il recupero e riutilizzo del materiale ligneo originario e l’acquisizione di materiale di recupero per conservare il carattere antico dei manufatti pur con l’inserimento di elementi tecnologici impiantistici di moderna concezione. In questo modo sono stati ricavati ambienti funzionali e confortevoli, nel rispetto del carattere storico della costruzione. Si è coniugata una modalità costruttiva tradizionale con struttura portante a telai in legno, applicando metodologie di rinforzo strutturale e isolamento termico tecnologicamente avanzate ed adeguate alle attuali esigenze di comfort, pur mantenendo un aspetto ed una finitura dal sapore tradizionale.

Nel rispetto delle richieste del committente e perseguendo la volontà di realizzare un manufatto efficiente e attuale all’interno di un involucro apparentemente preesistente, il rifugio è stato dotato di un impianto domotico e di un riscaldamento radiante a parete e pavimento, costruito con l’utilizzo di membrana riscaldante a basso spessore e ridotta inerzia, per poter raggiungere in tempi molto brevi prestazioni altamente performanti.
Alla demolizione dei fabbricati esistenti con recupero e cernita del materiale riutilizzabile, è seguita un’attenta ricerca per l’approvvigionamento del rivestimento ligneo mancante per il completamento della costruzione, che avesse le medesime caratteristiche di ossidazione e colorazione. L’accurato studio degli interni e la conseguente realizzazione su disegno di tutti gli elementi di arredo hanno consentito di valorizzare un ambiente dalle ridotte dimensioni ricavandone spazi funzionali e confortevoli.

La cura del dettaglio ha portato all’utilizzo di viteria a spacco arrugginita per replicare visivamente le tecniche di fissaggio d’origine: nulla è stato lasciato al caso in questa piccola e preziosa costruzione. Ogni materiale è stato valutato ed attentamente lavorato a mano da abili artigiani al fine di perseguire un’armonica fusione di tutti gli oggetti che compongono questo rifugio del tutto singolare.