TRA STORIA E CONTEMPORANEITÀ
Published on number 38 of Images, Novembre 2016
L’edificio di pianta rettangolare è volumetricamente composto da due blocchi: esposta a sudovest la parte principale sviluppata su tre livelli, mentre a nord-est, separata internamente da un muro di spina centrale volutamente mantenuto a vista nell’intervento di recupero, si trova una parte disposta su due livelli.
La proprietà si trova nella vallata dolomitica di Agordo, ed è suddivisa in due parti distinte da questo muro in pietra locale, nella progettazione è stata prevista la realizzazione di una unica unità abitativa con un corpo scale posizionato a ridosso di questo manufatto; la zona notte è collocata al piano terra con la possibilità di uscire nel giardino, mentre la zona giorno trova posto al piano primo; non sono state realizzate nuove partizioni creando così un effetto open space tra una porzione e l’altra della costruzione. Al centro di questo spazio è stato posizionato un camino sospeso. Per quanto riguarda l’esterno del fabbricato, l’ingresso è stato protetto con una bussola in legno per riparare dal vento e dall’accumulo di neve, vista l’esposizione a nord. L’importanza storica dell’immobile ed il fatto che sia sottoposto a vincolo ha determinato il forte carattere conservativo del progetto che ha posto come priorità la valorizzazione della struttura, costruita come Palazzo di Giustizia, successivamente è stata fienile e poi ricovero animali. L’intervento progettuale è stato caratterizzato dalla volontà di lasciare inalterato quanto più possibile l’aspetto dei fronti e di renderne leggibile la storia. Nei muri perimetrali è stato inserito un pacchetto isolante al fine di garantire il benessere termico e l’isolamento delle pareti, rendendo confortevoli ed abitabili i locali; gli interventi di risanamento sono stati eseguiti con materiali capaci di non impattare sul contesto, ma compatibili con l’armonia dell’edificio.
I materiali impiegati per quest’intervento sono essenzialmente la pietra ed il legno di provenienza locale; la pietra Dolomia largamente impiegata è tipica della Valle agordina, il caratteristico colore grigio le conferisce un aspetto nobile e permette di accostarla facilmente con il vetro e il legno antico. È stata utilizzata per la realizzazione del piano della cucina, dei rivestimenti delle docce dei bagni, di porzioni di pareti e pavimenti. Travi di legno antico recuperate da altri fienili sono state utilizzate in inserti ben visibili che costituivano gli innesti strutturali, inoltre legni di abete e larice per rivestimenti delle pareti esterne ed unicamente di abete per i rivestimenti delle pareti interne. Una caratteristica di quest’abitazione è l’impiego del vetro per la realizzazione dei parapetti della zona soppalcata nell’intento di dare continuità visiva dello spazio interno. Come detto sono state recuperate tutte le pareti in sasso esistenti, opportunamente ripristinate e consolidate con moderne tecnologie. Il risultato finale è un’abitazione di gran gusto, con forte tipicizzazione e con ferma impronta contemporanea che la contestualizza e la rende riconoscibile. L’atmosfera che si percepisce è data da pochi elementi essenziali, senza spazio per inutili leziosità, ma dal sapore autenticamente alpino, conferito da una sapiente illuminazione e morbidi tessuti d’arredo.