

Tendenze
Published on number 39 of Images, giugno 2017
La montagna rappresenta un ambiente difficile, talvolta inospitale, per le condizioni meteorologiche e per la mancanza di spazi piani. Le costruzioni che d’istinto associamo a questo ambiente sono i rifugi, strutture concepite per accogliere e dare riparo. La centenaria storia dell’alpinismo ne ha lasciato un gran numero, per lo più in localizzazioni scomode caratterizzate da poco spazio, pareti rocciose e baratri.
Rispetto ad un tempo oggi è più facile costruire in altitudine grazie all’uso dell’elicottero e all’adozione di elementi costruttivi preassemblati, così come è più semplice salire in quota grazie alla diffusione di funivie e strade carrozzabili. In questo scenario continuiamo a chiedere alla montagna di ospitarci: rinnoviamo i vecchi edifici o ne costruiamo di nuovi perché ci accolgano, a seconda delle esigenze, con soluzioni spartane ma efficienti o con ambienti di tendenza dal sapore di montagna. Ecco quindi il moderno rifugio per alpinisti che si raggiunge solo a piedi e in cui si dorme in cuccette, in dormitori comuni, ma che è dotato di servizi e comfort; parallelamente i ristoranti in quota, strutture raggiungibili comodamente in funivia o con brevi escursioni dove godersi il panorama e gustare un buon piatto e un buon bicchiere in un ambiente piacevole.
L’offerta di soste si arricchisce di alberghi con sfiziosi centri benessere in cui cercare coccole ed emozioni in un’immersione totale nella natura. In questi casi la soluzione architettonica ardita è cercata per aumentare il pathos del luogo e ottenere un effetto spettacolare, non è più una pura necessità. La morfologia della montagna è tale da rendere necessarie costruzioni aggrappate alla roccia, incastonate o “appollaiate” dove c’è spazio, costruzioni all’apparenza instabili, ma in realtà frutto di un perfetto dosaggio di equilibrio, dinamismo e tensione verso il vuoto. Presentiamo tre progetti, diversi per quota e tipologia di ospitalità. Ciascuno a suo modo si confronta con il vuoto circostante e offre un’esperienza dell’ampiezza e dell’imponenza dei paesaggi alpini.
Roberto Rosset ARCHITETTO