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Opera unica

Published on number 41 of Images, giugno 2018

La casa sorge all’interno di un villaggio residenziale di recente edificazione ai piedi del massiccio del Monte Rosa. La costruzione si sviluppa secondo volumi ben distinti legati da corpi di collegamento con il chiaro intento di articolare l’edificio come se fosse il frutto di una fusione di semplici volumi di architettura spontanea e di dissimulare la consistenza degli spazi e delle superfici importanti richiesti dalla committenza.

Opera unica

Fin dall’esterno emerge il corpo autonomo che ospita il soggiorno di rappresentanza dotato di ampie vetrate aperte verso il Monte Rosa. Ne risulta un complesso di forme articolato ma armonico con il contesto e coerente con gli antichi insediamenti Walser. Questo agglomerato di corpi indipendenti permette anche di far cogliere dagli ambienti interni le falde dei tetti a capanna a copertura di ciascun volume. Il soggiorno, l’ingresso, la cucina, diverse zone di passaggio ai piani superiori, la camera padronale e la dépendance, sono tutti caratterizzati da tetti inclinati a vista: questo contribuisce senza dubbio a conferire agli ambienti una forte connotazione scenografica, enfatizzata dall’uso di un sofisticato sistema di illuminazione. In ogni ambiente vi è sempre più di un livello di luce artificiale, uno di fondo garantito da corpi illuminanti tecnici applicati ai travi dell’orditura principale del tetto, uno di accento garantito da lampade decorative per lo più sospese, e uno ottenuto con punti luce mimetici e puntuali che sottolineano i materiali naturali egregiamente lavorati. Il tema del tetto è centrale rispetto al progetto: in esso sono contenuti tutti gli ingredienti che hanno ispirato l’intervento, ossia la valorizzazione delle tecniche tradizionali della costruzione in legno e pietra, sapientemente tramandate e applicate da maestri artigiani locali, e l’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia che permettono di abitare in montagna nel massimo comfort. Un tentativo non imitativo dell’architettura tradizionale, ma un edificio contemporaneo realizzato a partire da un modello storicamente riconosciuto e ancora valido.

Opera unica

Infatti, le coperture, pur avendo un aspetto legato alla tradizione con beole a vista sorrette dalla fitta orditura secondaria in mezzi pali e da una solida orditura primaria in travi tonde di larice massello, sono in realtà realizzate con una doppia struttura che ha permesso di compensare il salto di quota tra le porzioni a copertura dei locali caldi fortemente coibentati e quelle a copertura delle profonde balconate dette lobbie, che lasciano in vista il manto in pietra. Come nella tradizione delle antiche baite Walser il focolare assume un ruolo centrale in tutti gli spazi di relazione. Nella stanza al piano inferiore dedicata allo svago, alle feste e al ricevimento degli ospiti, il grande camino – realizzato con un basamento in pietra, raro per dimensioni, e con linee tradizionali – fa da perno tra l’ampia sala e la cantina per i vini da un lato e per i salumi e formaggi dall’altro, un chiaro riferimento all’importanza del fuoco nella tradizione, sia per l’affumicatura delle carni sia per la lavorazione del latte. Al piano terra a fare da elemento di separazione non netta tra il vano scala e la cucina vi è un altro focolare concepito in maniera più contemporanea e caratterizzato da due fronti molto differenti tra loro: verso la cucina il braciere è appoggiato su di un masso sfrangiato e risulta ampio e protetto da un cristallo ad angolo privo di telaio, che garantisce la massima trasparenza, mentre la cappa è rivestita da una lamiera in acciaio corten, con un interessante effetto di contrasto; verso il vano scala il camino si presenta come un semplice muro in conci di pietra, bucato da un cono prospettico asimmetrico, anch’esso in acciaio, che incornicia la fiamma. Nel soggiorno, baricentrico rispetto allo spazio, vi è invece un braciere dominato dalla monumentale cappa sospesa in acciaio corten e steppe in legno di larice che permette la vista del fuoco a 360°, particolarmente godibile dalla zona conversazione posta ad una quota leggermente più bassa proprio per permettere la vista della fiamma ad altezza occhio, comodamente seduti sull’ampio divano. La costruzione risulta surdimensionata ma armonica in ogni dettaglio, con esecuzioni magistrali di artigiani che hanno realizzato un’opera unica.