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Quiete e convivialità

Published on number 47 of Images, Giugno 2021

Il rispetto per il costruito, l’amore e la passione incondizionata per la montagna… sono questi gli elementi all’origine di questo recupero.
I legni antichi di un granaio vallesano di grandi dimensioni hanno permesso la realizzazione di un’abitazione unica: legno dentro e legno fuori, con una contrapposizione di colore, di patine di vissuto e di utilizzo. La dolcezza di una materia vivente e vibrante e la solo apparente contraddizione della modernità.

Quiete e convivialità

Attorno c’è il magico universo alpino con l’alternarsi delle stagioni, dei colori e di conseguenza del paesaggio, pur tuttavia sempre accogliente nelle sue sfaccettature. L’abitare oggi in un antico fienile significa scoprire il mondo alpino con uno sguardo differente, in totale armonia con la natura circostante, lasciando che la luce naturale sveli ed esalti ombre e venature antiche o contemporanee. È questo uno spazio in cui riflettere e ritrovarsi, un luogo in cui è possibile una convivialità d’altri tempi, la sobrietà delle linee è il carattere che domina l’interno, eseguito totalmente in rovere naturale con una precisione maniacale da artigiani locali, che hanno accettato la sfida di fare rivivere questo antico edificio rurale, applicandosi meticolosamente per riportarlo a nuova vita e nuove funzioni abitative adatte al tempo attuale. La prima è stata una fase di progettazione per costruire una seconda pelle interna, lavoro non semplice ma facilitato dalla duttilità della materia prima così viva per eccellenza come il legno…

Quiete e convivialità

La sfida è stata quella di trovare una soluzione abitativa che conciliasse esigenze di quiete ma anche di convivialità, di rispetto dell’edificato e di necessari interventi tecnologicamente avanzati per garantire una fruibilità atta al vivere attuale. Il punto di equilibrio è stato colto nella scelta di un’unica essenza, conferendo all’abitazione uniformità e benessere abitativo. Il volume esistente si è prestato adeguatamente per un progetto totalmente comunicante, la pelle esterna perfettamente invecchiata con i suoi travi scuri di larice con due secoli di storia in ottimo stato di conservazione, dialoga egregiamente nei suoi originari 14 metri di altezza con un interno fortemente contemporaneo attraverso la continuità della materia prima. Non sono state previste nuove aperture verso l’esterno, le esistenti inquadrano il paesaggio e lo proiettano come un’opera d’arte all’interno.
Le fenditure tra gli antichi travi permettono alla luce di insinuarsi all’interno con tagli suggestivi. Alla base della costruzione d’origine è stato realizzato un volume indipendente di nuova edificazione in cemento armato, dove trovano posto due stanze per gli ospiti; un nastro orizzontale vetrato unisce le due strutture e le lega indissolubilmente in modo ideale, fondendo gli elementi in cemento armato, vetro e legno. Attraverso una scala minimale esterna si accede allo spazio conviviale condiviso tra soggiorno e zona pranzo dove la cucina ha un ruolo centrale: luminosa e funzionale, è stata progettata minuziosamente nei suoi spazi tecnici, consente di ricevere senza interruzione di continuità visiva. La realizzazione è idealmente una sfida vinta in una rinnovazione impegnativa sostenuta dall’amore per il lavoro artigianale e la professionalità delle maestranze; energia e serenità uniti al benessere abitativo offrono l’opportunità di rigenerarsi in un contesto alpino di assoluta bellezza.