Un angolo di Paradiso
Published on number 50 of Images, Novembre 2022
Ci troviamo a Courmayeur, nella famosa Val Ferret, territorio di rara bellezza ai piedi del Monte Bianco. Sui magnifici pascoli che si stendono al cospetto delle Grandes Jorasses e del Dente del Gigante, un rudere di un antico alpeggio, ormai in disuso, è stato oggetto di recupero. Quell’antica rovina, dopo un’attenta fase di progettazione e un lungo cantiere, è diventata una baita abitata stabilmente. Oggi, anche a distanza di qualche tempo dalla sua inaugurazione, non smette di stupire i suoi ospiti per la magia con cui costruzione e paesaggio naturale comunicano intimamente, fino quasi a fondersi, in un dialogo nuovo e antico che affonda le sue radici nel rapporto dell’uomo con la montagna.
Percorrendo il sentiero che dall’alto della proprietà scende verso valle, si raggiunge la casa, inserita con grande armonia nel naturale declivio del terreno, di cui inizialmente si scorge soltanto il tetto, rivestito dalle tradizionali scandole in legno. Il piano di accesso si apre su un grande ambiente open space, con l’immancabile caminetto, un capiente tavolo per le serate in compagnia e una pratica cucina. Da qui si aprono vetrate panoramiche e si trova l’accesso alla terrazza, da cui si gode di una vista eccezionale sull’intera skyline del Monte Bianco. Un soppalco in legno e vetro al di sopra della zona di ingresso e della sala da pranzo regala alla casa preziosi spazi per lavoro e relax senza togliere luce alla zona giorno, in un mix molto riuscito di materiali e soluzioni costruttive. Le aperture offrono ulteriori scorci sul paesaggio circostante, veri e propri quadri che mutano nell’arco della giornata e delle stagioni, assumendo sfumature sempre nuove. La zona notte e relativi servizi è stata ricavata al piano sottostante, con spazi sfruttati al meglio e pensati per accogliere comodamente la famiglia e gli ospiti.
Gli interni sono dominati dal legno di larice che conferisce una connotazione ed un calore tipicamente montano agli ambienti. Nonostante la costruzione sia a tutti gli effetti una baita, e tale si sia voluta mantenere, nel sapiente intervento di ristrutturazione, la parte impiantistica ha ceduto il passo alla modernità, realizzando un sistema di riscaldamento misto, che ha previsto l’impiego di pannelli solari termici come primaria fonte di energia, gestiti in sequenza con un termocamino abbinato solo in caso di temperature rigidissime ad una tradizionale caldaia. L’intero impianto elettrico è comandato con un sistema domotico che permette di governare tutti i servizi da remoto. L’esterno, seppur costantemente curato, mantiene un aspetto alpino, grazie anche al reimpiego di essenze autoctone spontanee, che esaltano quel senso di naturalezza che si respira: il terreno della proprietà, volutamente, non è stato recintato per permetterne la fruizione ai bovini che a inizio e fine stagione pascolano nei dintorni.