Di pietre e di sole
Published on number 51 of Images, Giugno 2023
Siamo in Trentino orientale, nella valle di Primiero ai piedi delle Pale di San Martino, in affaccio ad uno dei paesaggi più intensi dell’area Dolomiti Unesco. L’edificio tradizionale in pietra e legno era stalla a piano terra e tabià/fienile al piano superiore, a lato in aggiunta successiva la casera. Questi sono tipici edifici che a torto sono definiti di “architettura minore”, in cui le proporzioni, le forature, gli accessi, i materiali reperibili in loco definiscono spazi semplici e funzionali; in realtà si tratta di un patrimonio etnografico censito in oltre quattromila edifici nel solo territorio trentino, che rappresentano beni da salvaguardare. In questo edificio è chiara la lettura della tradizione: su due livelli, costruito sulla pendenza del declivio con accessi indipendenti e proporzionati all’animale ed all’uomo, solaio e tetto in legno, ballatoio sulla facciata più esposta al sole per l’essiccazione del mais e del lino.
Questo vecchio manufatto a due passi da Fiera di Primiero, irraggiungibile dall’auto, abbandonato dal dopoguerra è stato rimaneggiato successivamente. La meticolosa progettazione, seguita attentamente dai proprietari è stata pensata al fine di ottenere un’abitazione adatta alle dimensioni ed alle necessità contemporanee e si declina nel rapporto con la luce e la memoria. Al piano terra stalla e casera sono diventate zona notte, con due bagni, una nuova scala interna conduce al piano dove c’era il fienile e che ora è zona giorno, dotata di soppalco per sfruttare il volume già ottenuto da un vecchio intervento. Ampie vetrate congiungono i setti murari angolari e risultano mascherate dai legni esterni conservati per mantenere l’immagine rurale della costruzione.
L’edificio liberato da precedenti rasature di intonaco, è oggi un guscio consolidato e coibentato internamente; tutte le parti degradate sono state sostituite in linguaggio consono, con legno locale di larice ed abete al naturale.
Gli interni sono stati pensati con architettura lineare e pavimenti in legno di larice; l’open space cucina-soggiorno ha una specificità tecnica ed una piacevolezza notevole data da differenti viste e luminosità variabile nella giornata, garantendo la privacy con il ritmo verticale delle listellature di facciata, declinate sull’immagine del preesistente.
Riscaldata a pannelli radianti, la baita ha illuminazione led per valorizzazioni puntuali interne ed esterne, l’arredamento propone oggetti antichi ed in stile attuale, trame di tessuti pregiati ricercati con cura e abbinati egregiamente a tendaggi con delicati cenni di colore, si inseriscono con le loro finiture eleganti. I portoni, restaurati e riposizionati, chiudono la casa restituendole diritto di storia mentre l’antica vigna di Clinton compagna delle pietre e del sole – amorevolmente salvaguardata dal cantiere – sta riprendendo vigore e tornerà ad ombreggiare la sosta estiva.